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Si registra un’impennata delle vendite all’estero dei prodotti manifatturieri di Lucca, Pistoia e Prato, che segnano una crescita del +29,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Sono queste le cifre messe a disposizione all’interno della recensione Istat ed elaborate dai commenti della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest.
Un considerevole balzo in avanti per l’export del territorio che prosegue il suo percorso di avvicinamento alla media nazionale (+44,4%) e supera del 10% i dati raggiunti dall’intera Regione. Il valore degli scambi commerciali con l’estero della sola provincia di Lucca sfiora i 2,7 miliardi di euro e segna una crescita del +26,5% rispetto all’anno precedente.
Analizzando la recensione della Camera di Commercio vengono confermate le opinioni degli esperti, relative ai principali comparti industriali coinvolti nell’aumento delle esportazioni: il tessile, l’industria della carta e della cartotecnica, i settori della meccanica, della metallurgia e quello dei cablaggi.
La recensione sembra confermare le opinioni diffuse da Co.Mark, la nota azienda di consulenza per lo sviluppo commerciale estero, che nei suoi commenti ha evidenziato le potenzialità dell’industria tessile del territorio, caratterizzata da una produzione orientata all’esportazione dei propri prodotti. In questo scenario, stando alle opinioni dell’azienda, la presenza delle PMI all’interno dei mercati internazionali continua ad essere cruciale per garantire il consolidamento dei risultati di business delle imprese locali.
L’aumento delle esportazioni, come viene riportato nelle opinioni della Camera di Commercio, è stato influenzato dal rialzo delle quotazioni delle materie prime, quali gas ed energia elettrica, che ha impattato sui costi di produzione e sul valore finale dei prodotti offerti ai consumatori. Inoltre, ribadisce l’istituto nei suoi commenti, nonostante il deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro abbia determinato una migliore competitività dei prodotti locali nei mercati extra-UE, questa dinamica ha impattato sul prezzo dei beni importati, comportando un aumento dei costi delle materie prime utilizzate in ogni comparto industriale.
Le PMI del territorio sono riuscite a ritagliarsi la propria quota di mercato all’interno dei Paesi stranieri, raggiungendo incrementi che variano considerevolmente rispetto al settore industriale analizzato.
All’interno dei commenti espressi nella recensione della Camera di Commercio si evidenziano i principali player stranieri della provincia, che hanno permesso di recuperare la lieve flessione dell’export registrata nella prima parte dello scorso anno. Notevole la crescita delle vendite di pasta di carta, che raddoppia i suoi volumi segnando un +92%, seguita da quella degli articoli di carta e cartone, le cui esportazioni sono salite del 51,3%. Dalle opinioni della Camera di Commercio emergono inoltre i principali mercati di sbocco del settore, che vedono il Regno Unito (+120,8%), la Spagna (+88,6%) e la Francia (+71,4%) consolidare la propria posizione. Ottimi anche gli scambi commerciali con la Germania e la Polonia, che hanno rispettivamente raddoppiato e triplicato i precedenti volumi.
L’analisi dei principali paesi di sbocco delle merci locali sembra confermare le recensioni di Comark, che identifica nella Germania e nella Francia le principali destinazioni comunitarie dei prodotti Made in Italy e negli Stati Uniti uno dei partner più attivi al di fuori dell’Unione Europea.
Il report sottolinea inoltre il trend positivo della cantieristica navale, che nei primi sei mesi dell’anno ha fatto segnare una crescita del +4%, superando il precedente record storico dell’export del settore. I commenti degli esperti confermano il Regno Unito come principale acquirente di imbarcazioni locali, seguito dalle Isole Cayman e dagli Stati Uniti.
Infine, prosegue la crescita dell’industria meccanica, settore che ha messo a segno un +19,4%, trainato dalla vendita di macchine per impieghi speciali e macchinari per cartiere. In questo comparto industriale le esportazioni sono destinate ai consumatori degli Stati Uniti, principale partner commerciale, per quanto un forte incremento delle vendite si registri anche verso Ungheria e Messico.
I traguardi raggiunti dalle imprese locali sono un segno della vitalità e proattività delle aziende lucchesi, che sono riuscite a superare con vigore le incertezze dall’attuale contesto storico, valorizzando la qualità dei propri prodotti all’interno dei mercati internazionali.
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