Drappeggi fonoassorbenti e trame studiate per sostituirsi al fotovoltaico raccontano un nuovo modo di pensare il progetto tessile
Se da un lato l'industria del tessuto riprende le fila dell'artigianato per scoprire antiche lavorazioni, dall'altro la ricerca progettuale condotta su trame e drappeggi porta a nuove soluzioni applicative. Decoro e tecnica, infatti, si incontrano nell'intreccio di materiali innovativi che interrogano la scienza per rispondere a esigenze di abitabilità sempre più complesse. Tra le novità, ecco quindi un'inedita serie di tendaggi firmata Almedahls che porta, stuzzicando le leggi dell'acustica, all'istallazione di pareti morbidi in grado di assorbire il suono. Si rivolge, invece, all'ingegneria dell'energia il progetto pilota Pauline van Dongen, una trama che sfrutta l'azione del sole, convertendo la luce e agendo come un semiconduttore.
Con un colore in ordito e due sfumature in trama, il nuovo tessuto fonoassorbente di Almedahls non è mai opaco. La possibilità di giocare sulla giustapposizione di più nuance, anzi, suggerisce giochi cromatici inattesi, con trame tessili double-face che strizzano l'occhio all'home decor. Il poliestere Trevira CS, caratterizzato da proprietà ignifughe e anti-usura, si presta all'installazione di pareti morbide e schermi levigati utili a definire la disposizione degli spazi nei luoghi al chiuso. Ideale per realizzare divisori per open space o separé flessibili tra una stanza e l'altra, il drappeggio messo a punto dall'azienda svedese è in grado di assimilare l'energia sonora e ridurre, pertanto, il cosiddetto "riverbero". Appeso dall'alto, Billow può essere ruotato orizzontalmente e verticalmente.
Leggero e flessibile, Suntex è un materiale di nuova generazione che intende rivoluzionare la progettazione su larga scala sfruttando l'assorbimento di energia solare. Attualmente in fase di sviluppo, la trama immaginata da Pauline van Dongen, in collaborazione con Tentech, integra nel processo di tessitura un circuito elettrico e un'infilata di pannelli solari a film sottile targati ASCA. "L'obiettivo", spiegano dallo studio olandese specializzato in smart textile, "è quello di realizzare un tessuto che aumenti il potenziale di raccolta di energia di superfici esterne altrimenti non sfruttate, come le facciate degli edifici o le tensostrutture". Rendendo le costruzioni più efficienti e più preformanti, sostituendosi al classico fotovoltaico e alle soluzioni di schermatura tradizionali, il progetto esposto a The Energy Show, presso l'Het Nieuwe Instituut di Rotterdam, a cura di Matylda Krzykowski, non tralascia le qualità estetiche: aggiungendo colore e addolcendo la consistenza dell'intreccio, la tela semi-trasparente si contrappone alla rigidità dei filati già disponibili sul mercato, spesso troppo ingombranti e poco maneggevoli.